\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Sul terreno della strategia militare la prima guerra mondiale segn≥ una svolta epocale a motivo, in primo luogo, della diffusion
e delle armi automatiche che rendevano estremamente dispendioso in termini di vite umane il tradizionale attacco di fanteria o di cavalleria alle postazioni nemiche; ci≥ determin≥ lÆevoluzione dalla guerra di movimento alla guerra di posizione o di logor
amento. Luogo privilegiato dellÆaspetto militare del conflitto fu dunque la trincea, mentre sul piano delle innovazioni tecnologiche nasceva in questo periodo uno dei protagonisti dei conflitti a venire, il carro armato, adottato dagli Inglesi nel 1916,
ma la cui diffusione in tutti gli eserciti si sarebbe compiuta dopo la guerra. Tra le altre novitα relative agli armamenti vanno considerati i gas asfissianti (che imposero lÆobbligo della maschera antigas), lÆaeroplano (che, sebbene armato di mitragliat
rice, venne usato prevalentemente a scopo ricognitivo), il sottomarino. Inoltre, lÆesigenza di coordinare e muovere enormi contingenti su un fronte molto ampio diede luogo a un considerevole sviluppo delle telecomunicazioni e a un massiccio impiego dei m
ezzi motorizzati, soprattutto per spostare le truppe dalle retrovie al fronte e viceversa. La leva di massa (furono mobilitati complessivamente sessantacinque milioni di uomini) e le ingenti spese militari determinarono il fenomeno, in quella misura ined
ito, della mobilitazione totale del paese belligerante: dalla produzione industriale stimolata dalle commesse statali al razionamento dei generi alimentari, dalla programmazione della produzione agricola alla censura sulla stampa, fino allÆidentificazion
e del territorio patrio come ôfronte internoö, la guerra penetr≥ in tutti i gangli sociali delle nazioni, determinando in particolare il rafforzamento degli apparati burocratici e lÆinasprimento del controllo repressivo statale. Questo assunse forme e co
ntenuti particolarmente rilevanti tanto al fronte quanto nellÆinterno, attraverso la propaganda, lÆimperio sui meccanismi produttivi, lÆarresto dei dissidenti o dei pacifisti, giungendo, come in Germania, a forme di militarizzazione della societα. In eff
etti, lÆadesione delle popolazioni alle rispettive politiche nazionali non fu omogenea nΘ continua nel tempo. In questo senso, il 1917 fu lÆanno di maggior tensione sociale in molti stati europei (inclusa lÆItalia); in Russia il malcontento delle popolaz
ioni e dei soldati si leg≥ ai disastri del fronte e alla determinazione dei rivoluzionari generando la Rivoluzione dÆottobre e il movimento comunista internazionale, che avrebbe alimentato gran parte delle lotte proletarie degli anni a venire. Il disagio
del dopoguerra, connesso al venir meno del controllo sociale e alle difficili riconversioni delle economie di guerra, invest∞ nuovamente le societα europee nel loro insieme. Oltre alle tradizionali rivendicazioni del movimento operaio (che assunsero per
≥ ampiezza e radicalitα inedite), vanno considerati i movimenti degli ex combattenti, i partiti e i movimenti contadini (soprattutto in Europa orientale), i movimenti delle donne (che avevano diffusamente sostituito alla produzione gli uomini mobilitati)
, le nuove formazioni politiche. In vari paesi (tra i quali lÆItalia, dove lÆesplosione dei movimenti di massa segn≥ la fine del regime liberale e fu allÆorigine del \b \cf4 \ATXht15231 fascismo\b0 \cf0 \ATXht0 ), lÆinsieme di queste tensioni caus≥ gravi
scompensi politici e istituzionali. Il mondo della cultura avvert∞ nella guerra la fine irrimediabile della lunga stagione di progresso, di pace e di ottimismo iniziata nel secolo precedente, e si fece pi∙ inquieto, permeabile a spinte irrazionalistiche
, presago di ulteriori sventure. Altrettanto precario era il quadro politico mondiale che emergeva dagli accordi di pace. LÆEuropa nel suo complesso usciva dal conflitto indebolita dai lutti (circa otto milioni di morti e venti di feriti), dalle distruzi
oni, dai debiti. Sulla scena mondiale, gli Stati Uniti per la prima volta erano usciti dal loro isolazionismo (per rientrarvi con la sconfitta del partito di Wilson nel 1920) coinvolgendosi fortemente nelle vicende politiche europee; mentre la Russia sov
ietica rispondeva al tentativo di soffocamento durante la guerra civile con la fondazione dellÆInternazionale comunista (1919). Inoltre, tuttÆaltro che risolutivi, i trattati di pace non superarono le rivalitα nazionali che erano state allÆorigine della
guerra, creando le premesse per ulteriori conflitti; in particolare, la dissoluzione dellÆAustria-Ungheria e le condizioni di resa imposte alla Germania riversarono le tensioni nazionali su molti dei nuovi stati nati sulle ceneri dei due imperi e sullÆar
retramento dei confini russi. Per altri versi, densi di tensioni si presentavano anche i rapporti tra le potenze vincitrici e la Germania, alla quale furono imposte condizioni politiche, economiche e militari talmente aspre da rivelarsi presto irrealisti
che. Pi∙ in generale, falliva il tentativo (primo nel suo genere) della Societα delle Nazioni di costruire un organismo per un nuovo sistema di rapporti internazionali.
